“Lo sposalizio in Sacrestia”
“unde corpora caelestia non possunt esse per se causa operum liberi arbitri – possunt ad hoc dispositive inclinare: inquantum imprimunt in corpus umanum, et per consquens in vires sensitivas, quae sunt actus corporalium organorum, quae inclinant ad umanos actus”.
In sintesi significa: “astra inclinant non necessitant”, cioè: “gli astri inclinano, non obbligano”. Egli aggiunse che indirettamente “..il sapiente domina gli astri ("Sapiens, dominatur astris”) poiché resistendo alle passioni, impedisce con la sua libera volontà gli influssi celesti."
Tommaso D’Aquino
Parlare di astrologia è da alcuni anni un argomento chic non però con chi con sarcasmo, guardando dall’alto del progresso il basso di culture medioevali, sospira: “Ma credete a queste cose? “, Non è una risposta da evoluti intellettivamente ma semplicemente da indottrinati dalle vesti di porpora damascata. Se avessero l’umiltà di osservare e leggere almeno un centinaio di libri della antica disciplina, beh allora, forse e dico forse, potrebbero tacere. Ma i codardi scappano davanti a dati di fatto che eliderebbero quella fantomatica idea di Un Dio che sta lì, nell’ alto dei cieli e l’uomo che sta qui, nell’infima valle di lacrime. Le mappe sopra intendono fornire, in chiave ottica, una idea di cosa è il cosmo nella sua ampia vastità, (Macrocosmo), e l’idea di cosa è l’elettrone e la cellula nella sua ampia vastità microscopica. L’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo sono una sorta di specchi riflessi, senza alcuna suddivisione dualistica. Il dualismo nasce dalla separazione dei saperi quando la ragione e la dimostrazione tangibile era l’unica via della conoscenza. Le altre cose se non potevano essere dimostrate non potevano essere considerate.
Pensando al Sole: fotosintesi, vitamina D, calore, energia fotonica etc…
Pensando alla luna: Innalzamento delle maree, e poi la scoperta di qualche anno fa :
Lo studio è stato fatto all’Università di Basilea, in Svizzera, tenendo sotto controllo, in un gruppo di volontari appisolati in una stanza senza finestre, i loro collegamenti delle cellule cerebrali, il movimento degli occhi il livello di ormoni prodotti.
Risultato: in tempo di luna piena hanno dormito circa 20 minuti in meno della media, impiegandone 5 in più per addormentarsi; inoltre, la loro fase di sonno profondo è diminuita del 30% ed è calata anche la secrezione di melatonina, ormone che regola il sonno e la veglia.
Non credo che anche di fronte alla scienza i miscredenti opinerebbero con il loro ateismo radical chic.
Ogni tanto affiora una voce in me. Mi dice:
“Sei inutile”
“Sei orribile”
“Nessuno ha bisogno di te”.
Eppure dentro di me
ci sono frammenti e atomi
di pianeti lontani,
di supernove luminose,
di galassie infinite.
I secoli e l’universo
hanno lavorato per creare ciò che sono.
(Fabrizio Caramagna)
Insomma, siamo tutti collegati, i versi di Caramagna, conducono a formulare domande a sé stessi, e tutto sommato sono verità che conosciamo, sopra cui non ci si focalizza più, tutto proiettato all’esterno, con gli occhi bassi e le mani che digitano. Anche questo modo è interconnessione con il tutto, ma il confine è un fine vetro a cristalli liquidi dove la distrazione è una regnante indiscussa.
Questo odierno progresso è davvero la spinta verso la comunicazione oppure è alienazione? Ma è possibile osservare il cielo ma senza la coscienza di esserci anche noi, lì dentro questo universo pieno di magia e di mistero? E’ trascorso circa un anno da quando inizia a scrivere un dialogo tra un contadino e la signora per bene, timorata, “comunicata domenicale” con l’atteggiamento di superiorità verso un uomo umile che lavorava la terra ma conosceva bene quella parte di cielo a gratuita disposizione dell’essere umano. Ogni tanto riprendo quel quaderno e aggiungo qualche rigo.
Jung è stato un grande psichiatra, ma anche colui che introdusse l’astrologia nel mondo della psichiatria occidentale, ecco di seguito alcune risposte riportate nei suoi scritti raccolte da Paolo Quagliarella:
“Siamo nati in un dato momento, in un dato luogo, e abbiamo – come i vini celebri – le qualità dell’anno e della stagione che ci hanno visti nascere. L’Astrologia non pretende altro.
“Finché non si sa nulla di un’esistenza psichica, questa, quando si manifesta, viene proiettata. Quindi la prima nozione della legge o dell’ordine psichico si trovò proprio nelle stelle, e in seguito nella materia ignota. Dai due campi di esperienza si staccarono le scienze, l’astronomia dall’Astrologia, dall’alchimia la chimica.
la Lettera ai Colossesi è la versione occidentale di un karma prenatale. Sono gli arconti, i sette vecchi, che imprimono all’anima il suo destino. Così anche Priscilliano (morto intorno al 385) dice che l’anima, al momento della sua discesa, alla nascita, passa attraverso “certi cerchi” dove viene fatta prigioniera delle potenze malvagie. Secondo la volontà del principe vittorioso viene costretta a entrare in diversi corpi sui quali le viene scritta la sentenza. Probabilmente ciò significa che nell’anima sono impresse le influenze dei vari pianeti. A questa discesa dell’anima attraverso le Case dei pianeti corrisponde anche il suo passaggio attraverso le porte dei pianeti, come le descrive Origene: la prima porta è di piombo ed è correlata con Saturno, il che mostra con chiarezza che Maier segue un’antica tradizione.”
Lo ha detto Jung e non uno sprovveduto, un improvvisatore che tra una descrizione approssimata dei segni dello zodiaco condita con qualche diafana conoscenza delle sibille si improvvisa esperto del settore.
Ma la Chiesa ha mai avuto a che fare con le stelle ? Al di là de “ Tu scendi dalle stelle” e “La stella cometa che guidò i magi”, su cui ci sarebbe da dire, si ha avuto dei pontefici che si sono interessati di astrologia,
Papa Silvestro II Alvernia, 940-950 circa – Roma, 12 maggio 1003
Mago, scienziato, apostata ed esperto di esoterismo
Papa Sisto IV (Pecorile, 21 luglio 1414 – Roma, 12 agosto 1484)
Grande interesse per l’astrologia
Papa Giulio II (Albisola, 5 dicembre 1443 – Roma, 21 febbraio 1513 )
Fu importante figura politica e militare, ma anche un papa che riconobbe,
studiò e utilizzò l’astrologia come strumento di conoscenza e guida
nel suo percorso personale.
Papa Paolo III (Canino, 29 febbraio 1468 – Roma, 10 novembre 1549)
era interessato all'astrologia e aveva astrologi a corte, tra cui Luca Gaurico. Gaurico era considerato il suo astrologo personale e veniva consultato per questioni importanti, come la scelta della data per il Concistoro o l'ora della partenza
Papa Leone X (Firenze, 11 dicembre 1475 – Roma, 1º dicembre 1521)
istituì una cattedra di astrologia presso l'Università La Sapienza di Roma. Questo segnò un riconoscimento ufficiale dell'astrologia da parte della Chiesa e contribuì alla sua diffusione e accettazione nel contesto accademico e culturale del tempo.
Adesso vedremo cosa edice qualche fonte eminente sull’ astrologia:
don Marcello Stanzione scrive, citando anche studiosi :
“ Spesso quando si parla di astrologia, tale antica disciplina viene messa a fianco della magia o peggio ancora della stregoneria. In realtà non si può liquidare troppo superficialmente e frettolosamente,come sempre e totalmente negativa, magari come fa l’esorcista p. Amorth, un fenomeno che ha avuto e che ha ancora una enorme valenza culturale e sociale. Questo mio studio sul rapporto tra Chiesa e Astrologia, tra Teologia e la millenaria Arte dei Caldei non vuole essere esaustivo ma offrire solo alcuni flash ed alcuni stimoli di riflessione. Anzitutto a livello storico, per quanto riguarda l’Occidente, l’Astrologia è nata tra i seimila e gli ottomila anni fa nella vallata intermedia del Tigri e dell’Eufrate, e si è poi costituita in un sistema culturale disciplinare organico nell’Egitto ellenistico con Tolomeo. Quindi l’astrologia esisteva non solo prima della nascita di Gesù, ma anche prima di Mosè e di Abramo. Inoltre a livello di estensione è una realtà che ha interessato ed interessa tuttora tutte le culture. Il nostro linguaggio comune è così impregnato di astrologia che noi esprimiamo spesso idee astrologiche senza esserne consapevoli. Non chiamiamo ancora oggi i giorni della settimana con dei termini che derivano dai nomi dei pianeti? Non diciamo ancora oggi che una persona è marziale, gioviale o lunatica? E quando parliamo di essere sotto una buona stella oppure che è accaduto un disastro non ci riferiamo indirettamente all’astrologia? Nelle librerie specializzate si trovano testi che trattano dell’antica astrologia Indiana, dell’astrologia Cinese, di quella Tibetana, Araba, dell’astrologia Azteca, Inca e Maya, di quella ancora più antica di Zoroastro, per non parlare dell’astrologia cabalistica e infine addirittura di quella dei Cherochee e della varie tribù pellerossa del Nuovo Continente. Tutte le massime religioni mondiali: Induismo, Buddismo, Islam ed il Giudaismo hanno integrato l’astrologia nei loro sistemi di credo religioso”.
E ancora :
Va ricordato ai cristiani in generale – continua Messori – che proprio all’inizio del Vangelo stanno quei “Magi” che simboleggiano l’omaggio dell’umanità intera e che erano astrologi provenienti dalla Caldea (…). La ricerca ha mostrato che, secondo quella sapienza orientale, Giove era il pianeta divino, Saturno quello di Israele e i Pesci il luogo celeste dell’Era messianica. Da qui il viaggio di quegli astrologi, dai quali Giuseppe e Maria accettano i doni invece di cacciarli come “superstiziosi”. Infine, conclude Messori: il rifiuto previo di questa realtà (in quanto, si intende, ha di migliore) taglia il Cristianesimo dell’Occidente moderno da una prospettiva condivisa in modo universale. Oltre a renderlo vassallo della superficialità razionalista secondo la quale tutto è già spiegato; o prima o poi, lo sarà dagli “esperti accademici” (…). Ciò che si vorrebbe è che la gente di fede non escluda a priori una qualche verità in una sapienza antica ed estesa quanto l’umanità e di fronte alla quale hanno riflettuto, pensosi, anche molti dei più sapienti tra i discepoli di quel Cristo la cui nascita fu annunziata anche dallo Zodiaco”.
L’obiezione potrebbe saltare fuori dal fatto che astrologia e astronomia erano una unica disciplina, è vero, ma era una astronomia astrologica, allo studio dei pianeti veniva associata la conoscenza della influenza degli astri nel sistema Uomo-Cosmo, e dico sistema perché tra l’uomo e il cosmo è l’estensione, l’uomo è il micro, riflesso della macro. Lo scientismo dogmatico ha così influenzato il pensiero fino a credere che la realtà è solamente tutto ciò che è dimostrato empiricamente. Il sensismo ha creato un blocco marmoreo appesantendo la speculazione verso il non manifesto; pertanto, se qualcosa non rientra nella logica umana non può essere degna di discussione.
Con estrema facilità abbiamo dimenticato, qualora si conosca, tutta la tradizione delle antiche conoscenze che ci sono state tramandate.
Ma cosa dice la Bibbia e i testi della formazione?
“La Bibbia ha molto da dire sulle stelle. Il concetto principale per la nostra comprensione delle stelle è che Dio le ha create. Esse mostrano il Suo potere e la Sua maestà. I cieli sono "l’opera delle Sue dita" (Salmo 8:3; 19:1). Egli conta il numero delle stelle e le chiama tutte per nome (Salmo 147:4).
La Bibbia insegna anche che Dio ha organizzato le stelle in gruppi riconoscibili che chiamiamo costellazioni. La Bibbia ne menziona tre: Orione, l’Orsa (Maggiore) e "il serpente tortuoso" (molto probabilmente il Dragone) in Giobbe 9:9; 26:13; 38:31-32; e Amos 5:8. Gli stessi passaggi si riferiscono anche a gruppi di stelle note come le Pleiadi (le Sette Stelle). Dio è Colui Che ha potuto "unire assieme i legami" di queste costellazioni. Egli è Colui Che le fa apparire "a suo tempo." In Giobbe 38:32, Dio indica anche “Mazzaroth,” una parola di solito tradotta come "costellazioni". Molti pensano che sia un riferimento alle dodici costellazioni dello zodiaco.”
il Talmud: "Poiché questa è la vostra sapienza ed intelligenza agli occhi dei popoli". Solitamente inteso come riferentesi alla Torà, Rabbi Samuele figlio di Nachmani, in nome di Rabbi Yochanan, dice che si tratta di Astronomia e Astrologia!! Si noti anche la coerenza cabalistica del verso in questione: "essa è la vostra sapienza…", Chokhmà (Sapienza), l'emisfero cerebrale destro, il simbolo, l'intuizione, il linguaggio mitico, la corrispondenza esoterica, il sogno. Questo è l'aspetto astrologico di ciò che in altri brani il Talmud chiama: chokhmat ha kokhavim ve ha mazalot, "il sapere di stelle e segni zodiacali". "…E la vostra intelligenza": questo è l'emisfero cerebrale sinistro, Binà (Intelligenza), la logica, il pensiero verbale e matematico, la precisione, l'esattezza. Questo è l'aspetto astronomico della "saggezza di stelle e segni zodiacali".
Poi ci sono altri libri che la condannano (l’astrologia) aspramente, chi dice allora la verità?
Le strade sono sempre due, ma ricordiamoci che uno è il cielo…
Le stelle inclinano l’uomo ma non lo assoggettano, perché, secondo le antiche filosofie astrologiche, l’uomo, attraverso la conoscenza sviluppa le capacità di plasmare o assecondare, o meglio ancora, accettare l’insegnamento che proviene dal cosmo, l’ultima Parola però spetta sempre a Dio.
Qualunque cosa sta scritta nelle stelle, affidiamoci alle parole del Salmo 27 dove ritroviamo la protezione di Ha-Shem (DIO).
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò timore?
Quando mi assalgono i malvagi, per divorarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere.
Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me si scatena una guerra, anche allora ho fiducia.
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario.
Sì, nel giorno della sventura, mi nasconderà nel suo padiglione, mi抬terà nel segreto della sua tenda, mi poserà sopra una roccia.
Ora il mio capo s'innalza sopra i nemici che mi circondano; immolerò nella sua tenda sacrifici d'esultanza, canterò e salmeggerò al Signore.
Ascolta, Signore, la mia voce, io grido: abbi pietà di me! Rispondimi!
Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto, non respingere con sdegno il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi accoglierà.
Mostrami, Signore, la tua via, guidami su un sentiero diritto, a causa dei miei nemici.
Non abbandonarmi in balìa dei miei avversari, poiché falsi testimoni si sono levati contro di me, e chi spira violenza.
Io credo che vedrò la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Theo Di Giovanni
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Tutto ciò che è in corsivo ed evidenziato, sono documenti che fanno parte della ricerca personale, che riguarda : libri, link, vi
deo, documenti rintracciati sul web.
