Oggi vi presento una giovane artista,Celeste Napolitano, nata ad Avellino nel 1988 e originaria di Cicciano (Na).
Il nostro primo incontro risale a qualche anno fa, durante una mostra di pittura estemporanea, I colori di Roccarainola, organizzata dal Museo Civico D'avanzo di cui ne faccio parte. Da allora Celeste ha continuato a portare in giro le sue opere che sono caratterizzate da un tratto molto particolare e unico.
Celeste come nasce la tua arte?
La mia arte nasce nella bottega di mio padre, maestro artigiano, lì ho incontrato vari artisti dai quali ho rubato qualche consiglio e ne ho osservato le opere. Qualcuno mi ha spinto poi a partecipare alla prima estemporanea durante la quale mi sono classificata seconda con l'opera I COLORI DI ROCCARAINOLA. Da lì credo di non aver avuto più modo né voglia di fermarmi.
Quali sono le forme con cui ti esprimi?
La mia arte ha la forma di una personalità curiosa ed eclettica, prediligo l'astratto pur volendo individuare figure evocative che riescono a riportare l'osservatore alla realtà. Di solito il colore la fa da padrone invadendo lo spazio.
Come si è evoluta nel tempo la tua pittura?
Durante gli anni sono stata un'artista attenta e curiosa, non mi sono mai limitata alla tela come unico mezzo per esprimermi né mi sono limitata nelle forme ho sempre voluto sperimentare soggetti, materiali e tecniche. I momenti di creatività hanno sempre avuto un grande impatto sulla mia sensibilità e interiorità dunque hanno spesso mostrato ciò che sentivo in quel determinato periodo, non ho mai dipinto per una esigente apparenza ma per una necessaria ricerca di essere. I miei dipinti si sono trasformati con me e a mio parere dimostrano quanto sia forte la voglia di espressione e di rinnovamento.
I tuoi quadri si distinguono anche per una tecnica particolare, l'uso di scaglie di vetro.
Nonostante la mia forma e stile abbia subito un cambiamento, resto ancorata all'uso di strumenti inusuali per dipingere, rifiuto spesso i pennelli per prediligere pezzetti di vetro con i quali picchietto la tela o li uso a mo' di spatola. Ovviamente li commissiono su misura delle mie esigenze pittoriche.
So che hai partecipato alla mostra "Ritratto Sonoro" e ne sei uscita vincitrice. Ci spieghi la particolarità di questo evento?
Della Mostra RITRATTO SONORO spenderei qualche parola in merito poiché è stata una esperienza dove il connubio arte e musica si sposavano benissimo. Gli artisti intenti a creare uno schizzo, mentre Giovanni Sollima conduceva le prove del suo concerto a Villa Pignatelli.
Lasciarsi ispirare dalle note, circondata da spazi che richiamano all'eternità é stata un'emozione unica. Raccontare la mia sensazione attraverso l'opera mi ha ovviamente messa a disagio con me stessa, pensando di non riuscire ad esprimere ciò che avevo provato, é stato un buon allenamento per la stima e per la personalità che ognuno prova per sé.
Da ogni esperienza cerco costantemente di ricavarne un insegnamento e non una lezione, di ricavarne una nota positiva di crescita.
Ti ringrazio per questa intervista e ti auguro di raggiungere i tuoi obiettivi.
Ringrazio io te, per avermi dato questa opportunità di essere intervistata da te.
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