Il prezzo del silenzio: come l’Occidente ha lasciato il Medio Oriente nelle mani degli estremisti

 



Dall’abbandono dell’Afghanistan alla guerra tra Israele e Iran, passando per Gaza e l’Iran delle impiccagioni. Perché oggi si agisce tardi, dopo anni di omissioni e complicità.



Gran parte del mondo è in guerra, siamo sull'orlo della terza guerra mondiale. Osservo la gente intorno, anestetizzata come sempre, affaccendata nelle stupide e quotidiane rivalse. 

Siamo un Paese strano, pieno di mediocrità e mancanza di interesse, ci sentiamo uniti solo per la vittoria della squadra di calcio, scendendo in piazza a festeggiare, mentre i problemi veri ci fagocitano ogni giorno , la morsa delle tasse ci soffoca, i decreti crescono come erba infestante a toglierci ogni tipo di libertà che ci siamo conquistati con anni di lotte, con i nostri grandi uomini di cultura, di politica, con lotte sociali. 


Ed oggi? 

SILENZIO! STATE BUONI E ZITTI!

Siamo il Paese della pasta e della pizza, ci vantiamo della nostra apertura verso  tutti.

 Verso chi? 

Non abbiamo più una coscienza politica, si va a votare perché presi per la gola da qualche truffaldino politico che conosce bene i tuoi punti deboli, ti viene chiesto "gentilmente" di offrire il tuo voto in cambio di una sistemazione per un figlio disoccupato o per avere la possibilità di avere risolto una pratica importante. 

Questi siamo noi! Italiani mediocri tantissimi!
 Poi ci sono Referendum boicottati, ma la gente nemmeno sa che esiste un referendum, però di social, di Tik Tok sono bravissimi. 

"C'è un mondo in guerra!" Ho detto ad una mia collega di lavoro stamattina, mentre smanettava freneticamente su Tik Tok; mi ha guardata, inebetita: " Davvero? " 
 Davvero??? Ripeto! Siamo sull'orlo di una guerra mondiale. Ma dove vivi? Mio Dio! Anzi  no, lasciamo gli Dei da parte, che già le religioni hanno creato abomini e distruzioni. 
Dio, per fortuna non c'entra.


Penso a tutti i bimbi massacrati a Gaza. Che colpa hanno loro delle scelte politiche e religiose degli adulti?
 
Penso alle donne Afghane,  a quelle di Teheran, lasciate da sole a morire, violentate, torturate, per una ciocca di capelli. Studentesse uccise, professioniste chiuse in casa, con finestre senza vetri. 

Dov'era il mondo intero quando queste donne chiedevano aiuto? 

 


Quando tutto è cominciato: l’errore americano in Afghanistan

Nell’agosto 2021, gli Stati Uniti si sono ritirati dall’Afghanistan lasciando dietro di sé una nazione lacerata, un governo fantoccio e milioni di donne condannate all’oscurità.

I Talebani, considerati “interlocutori” nei negoziati di Doha, sono tornati al potere in poche settimane. 

E l’Occidente? Assente. Distratto. Silenzioso.

 Hanno permesso le chiusure delle scuole, le studentesse rinchiuse in casa, libri spariti e violenze hanno sostituito il diritto.


Iran: la rivoluzione spezzata e l’ipocrisia dell’Occidente

Nel 2022 l’Iran è stato travolto dalle proteste seguite alla morte di Mahsa Amini, arrestata dalla “polizia morale” per il velo. ( Ne ho fatto un articolo di protesta https://www.laprovinciaonline.info/ahoo-daryaei-liberata-il-simbolo-della-resistenza-femminile-in-iran/ )

Ragazze, madri, studenti hanno sfidato il regime. Risultato? Impiccagioni pubbliche, silenzi internazionali, nessuna sanzione reale.

"L’Iran poteva essere isolato, ma è stato lasciato sopravvivere. Perché fa comodo, perché è il male necessario"


Israele, Gaza e il grande scontro con Teheran

Dopo l’attacco brutale di Hamas il 7 ottobre 2023, Israele ha colpito duramente Gaza, una carneficina, 20 Km di bimbi uccisi ( per darvi un'idea). Ma nel mirino c’è soprattutto l’Iran, considerato il mandante strategico e finanziatore delle milizie islamiste.



Nel 2024 e nel 2025 gli attacchi aerei reciproci tra Iran e Israele si sono intensificati. È una guerra per procura che rischia di diventare globale. 

Con gli USA dietro Israele, la Russia a fianco dell’Iran e la Cina pronta a sfruttare il caos per consolidare il proprio potere geopolitico.



 

Il grande paradosso: libertà a giorni alterni

L’Occidente parla di pace, ma agisce solo quando è in gioco la sua immagine. 

Le donne afghane? Invisibili. 

Le attiviste iraniane? Ignorate.

 I bambini di Gaza? “Effetti collaterali”.

Israele si difende, ma nessuno ha difeso prima Kabul o Teheran.

Opinione personale – La voce che l’Occidente non ascolta

" Il problema non è il Medio Oriente. Il problema è il nostro sguardo selettivo. Ci commuoviamo quando è tardi, agiamo quando conviene. Ma la libertà o è universale, o è solo una parola da spot elettorale."


 Il nostro governo è  spaccato al suo interno, un popolo ridotto al silenzio, sembra che tutto funzioni, la gente continua con gli shopping, le partite di calcio e le piccole cattiverie quotidiane.  Svegliatevi o qualcuno vi farà dormire per sempre! 

Il girone degli ignavi è  saturo.



"Scrivo per non dimenticare.