Dall’abbandono dell’Afghanistan alla guerra tra Israele e Iran, passando per Gaza e l’Iran delle impiccagioni. Perché oggi si agisce tardi, dopo anni di omissioni e complicità.
Gran parte del mondo è in guerra, siamo sull'orlo della terza guerra mondiale. Osservo la gente intorno, anestetizzata come sempre, affaccendata nelle stupide e quotidiane rivalse.
Quando tutto è cominciato: l’errore americano in Afghanistan
Nell’agosto 2021, gli Stati Uniti si sono ritirati dall’Afghanistan lasciando dietro di sé una nazione lacerata, un governo fantoccio e milioni di donne condannate all’oscurità.
I Talebani, considerati “interlocutori” nei negoziati di Doha, sono tornati al potere in poche settimane.
E l’Occidente? Assente. Distratto. Silenzioso.
Hanno permesso le chiusure delle scuole, le studentesse rinchiuse in casa, libri spariti e violenze hanno sostituito il diritto.
Iran: la rivoluzione spezzata e l’ipocrisia dell’Occidente
Nel 2022 l’Iran è stato travolto dalle proteste seguite alla morte di Mahsa Amini, arrestata dalla “polizia morale” per il velo. ( Ne ho fatto un articolo di protesta https://www.laprovinciaonline.info/ahoo-daryaei-liberata-il-simbolo-della-resistenza-femminile-in-iran/ )
Ragazze, madri, studenti hanno sfidato il regime. Risultato? Impiccagioni pubbliche, silenzi internazionali, nessuna sanzione reale.
"L’Iran poteva essere isolato, ma è stato lasciato sopravvivere. Perché fa comodo, perché è il male necessario"
Israele, Gaza e il grande scontro con Teheran
Dopo l’attacco brutale di Hamas il 7 ottobre 2023, Israele ha colpito duramente Gaza, una carneficina, 20 Km di bimbi uccisi ( per darvi un'idea). Ma nel mirino c’è soprattutto l’Iran, considerato il mandante strategico e finanziatore delle milizie islamiste.
Nel 2024 e nel 2025 gli attacchi aerei reciproci tra Iran e Israele si sono intensificati. È una guerra per procura che rischia di diventare globale.
Con gli USA dietro Israele, la Russia a fianco dell’Iran e la Cina pronta a sfruttare il caos per consolidare il proprio potere geopolitico.
Il grande paradosso: libertà a giorni alterni
L’Occidente parla di pace, ma agisce solo quando è in gioco la sua immagine.
Le donne afghane? Invisibili.
Le attiviste iraniane? Ignorate.
I bambini di Gaza? “Effetti collaterali”.
Israele si difende, ma nessuno ha difeso prima Kabul o Teheran.
Opinione personale – La voce che l’Occidente non ascolta
" Il problema non è il Medio Oriente. Il problema è il nostro sguardo selettivo. Ci commuoviamo quando è tardi, agiamo quando conviene. Ma la libertà o è universale, o è solo una parola da spot elettorale."
Il nostro governo è spaccato al suo interno, un popolo ridotto al silenzio, sembra che tutto funzioni, la gente continua con gli shopping, le partite di calcio e le piccole cattiverie quotidiane. Svegliatevi o qualcuno vi farà dormire per sempre!
Il girone degli ignavi è saturo.