Un’analisi storica e politica per capire le radici profonde del conflitto più irrisolto del mondo
Introduzione
Quanto conosciamo realmente delle motivazioni storiche, religiose, economiche e politiche del conflitto tra Israele e Palestina? Mi chiedo spesso se la diversità di religione può veramente portare a tanto disastro, o forse sono altre le cause e vanno ricercate in uno studio a ritroso della problematica suddetta.
Il conflitto tra Israele e Palestina è uno dei più intricati e dolorosi del nostro tempo. Le domande sono sempre le stesse: a chi appartiene davvero quella terra? Chi ha iniziato? E come si può porre fine a una guerra che attraversa secoli, religioni, popoli e ideologie?
Per rispondere, è necessario spogliarsi di pregiudizi e guardare i fatti storici, politici ed economici con lucidità. Questo articolo è un viaggio rigoroso attraverso millenni di storia e decenni di conflitti, per arrivare a comprendere la complessità e la possibilità – ancora viva – di una soluzione.
Timeline: I Momenti Chiave del Conflitto
Anno | Evento | Dettagli |
---|---|---|
ca. 1200 a.C. | Inizio insediamento ebraico | Nascita del Regno di Israele nella regione di Canaan |
70 d.C. | Distruzione del Secondo Tempio | I Romani distruggono Gerusalemme, inizia la Diaspora ebraica |
638 d.C. | Inizio del dominio islamico | Palestina entra a far parte del Califfato Rashidun |
1917 | Dichiarazione Balfour | Il Regno Unito appoggia una patria ebraica in Palestina |
1947 | Risoluzione ONU 181 | Proposta di partizione: due Stati, uno ebraico e uno arabo |
1948 | Nascita di Israele / Nakba | Stato di Israele proclamato, scoppia la guerra, 750.000 palestinesi esiliati |
1967 | Guerra dei Sei Giorni | Israele occupa Gaza, Cisgiordania, Gerusalemme Est |
1993 | Accordi di Oslo | Primo riconoscimento reciproco, ma il processo si arena |
2007 | Hamas prende Gaza | Divisione politica palestinese: Hamas a Gaza, Fatah in Cisgiordania |
2023-2024 | Nuove escalation a Gaza | Crisi umanitaria, vittime civili, nessuna soluzione politica in vista |
Le Origini: Chi era prima in Palestina?
Il territorio conosciuto come "Palestina storica" era abitato da popolazioni cananee, poi dagli Ebrei, che vi fondarono il Regno di Israele e Giuda. Ma nel 70 d.C., i Romani distrussero Gerusalemme, cacciarono gli Ebrei e ribattezzarono la regione "Siria-Palestina".
Nei secoli successivi, la popolazione si islamizzò e arabizzò, diventando parte dell’Impero Ottomano fino alla Prima Guerra Mondiale.
Entrambi i popoli – Ebrei e Palestinesi – rivendicano legami storici, culturali e religiosi profondi con quella terra.
Le radici del conflitto moderno
1917-1948: Dal mandato Britannico alla nascita di Israele
- La Dichiarazione Balfour appoggia una patria ebraica.
- Con l’Olocausto, migliaia di ebrei emigrano in Palestina.
- Gli arabi locali si sentono espropriati.
Nel 1947, l’ONU propone la partizione. Gli ebrei accettano, gli arabi no. Nel 1948, nasce Israele.
Cinque Stati arabi attaccano. Israele vince e occupa il 78% della Palestina storica. Gli arabi palestinesi sono costretti alla fuga. È la Nakba: la catastrofe.
Durante la Nakba del 1948, tra i 700.000 e 750.000 palestinesi furono espulsi o fuggirono dalle loro case, su una popolazione totale di circa 1,9 milioni in Palestina .
Territori occupati da Israele dopo il 1949
Al termine della guerra 1948–1949, Israele controllava circa il 78 % della Palestina storica, espandendosi oltre i confini stabiliti dalla Risoluzione ONU 181 .
Gli altri territori erano:
West Bank e Gerusalemme Est, annessi dalla Giordania.
Gaza, sotto amministrazione egiziana
Distruzione dei villaggi e massacri
Circa 500–530 villaggi palestinesi furono distrutti o svuotati durante la Nakba .
Furono documentati diversi massacri (Deir Yassin, Safsaf, Lydda…), mentre la popolazione fu in parte sottoposta a strategie di guerra psicologica
Le guerre e la questione dei territori occupati
1967 – Guerra dei Sei Giorni:
Israele conquista:
- Gaza,
- Cisgiordania,
- Gerusalemme Est,
- Alture del Golan.
Questi territori sono tuttora considerati occupati illegalmente secondo il diritto internazionale, e la loro sorte è al centro del conflitto.
Gaza, Hamas e la Frattura Palestinese
Nel 2006 Hamas vince le elezioni. Nel 2007 prende Gaza con la forza.
- Hamas è considerato gruppo terroristico da Israele, USA e UE.
- Israele impone blocco totale a Gaza.
- Hamas lancia razzi; Israele risponde con bombardamenti devastanti.
Risultato: una popolazione civile schiacciata da due fuochi.
Chi ha torto? Uno sguardo imparziale
Israele: usiamo dei segni per capire meglio
- ✔️ Diritto all’esistenza riconosciuto dall’ONU.
- ❌ Occupazione militare e insediamenti in territori altrui.
- ❌ Politiche discriminatorie verso i Palestinesi (es. check-point, demolizioni, colonie).
Palestinesi:
- ✔️ Popolo con diritto all’autodeterminazione.
- ❌ Hamas usa violenza indiscriminata e retorica antisemita.
- ❌ Divisione interna e mancanza di leadership coesa.
Entrambe le parti hanno responsabilità gravi, ma in un conflitto asimmetrico: Israele è uno Stato con un esercito regolare; i Palestinesi sono in gran parte un popolo senza Stato.
Come si può risolvere?
1. Due Stati per due Popoli
Confini del 1967.
Gerusalemme capitale condivisa.
Smantellamento insediamenti.
È il modello promosso da ONU e UE, ma oggi ostacolato da estremismi politici e dalla sfiducia reciproca.
2. Uno Stato Unico con Pari DirittiSoluzione binazionale, democratica e laica.
Al momento impraticabile: troppa ostilità identitaria e religiosa.
3. Mediazione Internazionale seria
Non bastano più le parole. Serve una conferenza multilaterale vincolante con ONU, UE, Lega Araba e USA.
Serve pressione diplomatica su entrambe le parti, e sanzioni verso chi viola il diritto internazionale.
Conclusione
Il conflitto israelo-palestinese non è una lotta tra religioni, ma una questione coloniale irrisolta, in cui la terra, l’identità e il potere sono i veri protagonisti.
La verità è scomoda:
Non ci sarà sicurezza per Israele senza giustizia per i Palestinesi.
Non ci sarà Stato Palestinese senza riconoscere i diritti di Israele.
Solo il coraggio della verità e una volontà politica autentica potranno aprire uno spiraglio alla pace.
E la guerra continua...
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Fonti Documentate:
- Risoluzione ONU 181 (1947), 242 (1967), 338 (1973)
- Accordi di Oslo I e II
- Report Human Rights Watch (2021)
- Archivi del Mandato Britannico
- International Crisis Group, Middle East Reports
- Dichiarazione Balfour (1917)